#socialchefpiemonte: Walter Ferretto e l’Astigiano

Scrivo a caldo questo post, al caldo in tutti sensi, sia perchè sono appena tornata da due giorni strepitosi nelle colline vicino a casa mia, nell’astigiano, sia perchè sono sotto le coperte raffreddatissima, ma nemmeno questo mi ha fermato!Voi lo leggerete lunedì, il tempo da farmi passare i malanni e scaricare le foto insomma…

Il Biteg mi ha invitato a partecipare a due giorni speciali in compagnia di uno chef stellato, questo primo appuntamento era con Walter Ferretto, del Cascinale Nuovo di Isola d’Asti, una full immersion per imparare dai bloggers tutti i segreti del web e dei social network, ci ha ascoltato, fatto domande, ritwittato e taggato…insomma il giorno dopo missione compiuta: ha imparato ha usare i social network! Se volete potete trovarlo su twitter ( @FerrettoWalter ) e su tutti i principali Social, per noi invece era un occasione per scoprire piccoli produttori di specialità gastronomiche locali d’eccellenza guidati dallo chef che ci ha svelato e raccontato qualcosa del suo territorio.

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#xtuttiigusti Liguria

Ve l’ho già detto diverse volte che sono un mix di regioni, ho un pò di Puglia e il Salento è spesso cornice di molti piatti, poi c’è la mia parte lombarda che si porta con se soprattutto il risotto, il mio piatto preferito; il Piemonte, regione in cui sono nata e vissuta, che è alla base della mia cucina quotidiana e infine la Liguria, la regione di mio papà e mio nonno, però la cucina ligure a casa nostra è quasi sconosciuta, perchè mio nonno non sa nemmeno farsi un caffè e mia nonna ha sempre cucinato ricette trazionali lombarde piuttosto che liguri. Quindi io so davvero poco, conosco giusto le trofie al pesto e patate, la farinata e poche altre cose.

Per questo quando mi hanno invitata a partecipare a “Per tutti i gusti” dedicato questo mese alla Liguria non ho potuto che accettare, ansiosa di scoprire gli alimenti base di questa regione un pò sconosciuta per me, ma ricca di prodotti d’eccellenza.
Usciti da lavoro siamo saltati in macchina e siamo arrivati ,dopo esserci persi nella nebbia, a Malpensa allo Sheraton, come le altre volte la cena era ospitata nel bellissimo ristorante “Il Canneto(altro…)

GnamTravel | Un weekend di relax: Il Borro

Quando mi hanno invitata a passare due giorni in Toscana, nella Valdarno, ero entusiasta, ma ero ancora più felice quando ho scoperto che avrei dormito in un borgo antico, fatto di case di pietra, piccole vie in salita, minuscole porticine in legno un po’ scrostate dal tempo, insomma un tuffo nel passato.Noi che viviamo tra le colline delle Langhe ci troviamo sempre bene in Toscana, perchè ci ricorda i nostri paesaggi, seppur quelli della Valdarno siano più dolci e poetici, con i grandi cipressi ed i bellissimi pini che tanto invidio!Una volta arrivati al Borro, abbiamo parcheggiato e raggiunto la nostra casetta, (bella…anzi bellissima), la casa dei nostri sogni, con un grande camino, la cucina con le finestre per vedere il panorama mentre si prepara il pranzo, l’armadio di legno antico, il letto grande e confortevole!

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La Nocciola in tavola a Villa d’Amelia

Avete presente quando qualcosa vi piace tanto, anzi, tantissimo che siete quasi fissate?? Immaginatevi quando ho scoperto che c’era una due giorni, a pochi chilometri da casa mia, con grandi chef da tutta Italia chiamati a reinterpretarla e esaltarla, immaginatevi il piacere di essere invitati a questo evento che per me non è stato speciale…di più!!

Lo avrete già capito dal titolo che sto parlando della nocciola, ma non una qualsiasi, ma quella delle Langhe, la “Tonda e Gentile”, che cresce nelle zone e che è universalmente riconosciuta come la più buona del mondo {tartufi e nocciole…mi spiace ma per queste due cose…non abbiamo uguali!! 🙂 senza dimenticare il vino ovviamente }
La location era Villa d’Amelia a Benevello, uno dei primi paesi dell’Alta Langa: albergo, spa e ristorante stellato, mica male no?? Ho avuto il piacere di vedere Damiano Nigro e il suo staff al lavoro durante l’#albacamp, ma per me è sempre un piacere rivederlo all’opera. Rimango sempre stupita dalle mani sapienti di tutti gli chef che si sono susseguiti in questi nei due giorni, i movimenti sicuri, precisi e rapidi nonostante abbiano tantissime persone che li fotografano e li ricoprono di domande intorno a loro.

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