Quando ero piccola, ricordo che odiavo l’autunno, perchè faceva freddo e c’era la nebbia, e soprattutto odiavo le domeniche d’autunno perchè si stava a casa e mi annoiavo tantissimo.
L’altro giorno, mentre cucinavo cena e pensavo all’arrivo dei primi freddi, mi sono resa conto di quanto mi piaccia l’autunno, dopo 5 giorni di lavoro stressante e il sabato di uscite, pulizie e compere, la domenica mi rilasso, mi godo il calore di casa e con un sorriso penso alle domeniche della mia infanzia, quando cucinavo con mio papà e si faceva il riso o l’arrosto, i pomeriggi sonnecchiosi e il profumo delle torte che facevo con mia mamma.
Mi rendo conto di come per me e la mia famiglia il cibo e la cucina sia stato un punto di incontro, si cucinava tutti e tre insieme, e ancora adesso quando mangio con loro è così; ho cominciato a cucinare a 7 anni, preparavamo e spreparavamo insieme il tavolo e proprio l’autunno era il momento più bello (ma me ne rendo conto solo ora).
E quest’anno che è cominciata la mia vita da sola, senza i miei genitori, passo le domeniche con il mio fidanzato, cucino per lui e ora al posto di vedere i palazzi fuori dalla finestra vedo le colline innebbiate e la mia macchina fuori dal cortile,una vita diversa, tutta nuova, con luoghi nuovi, gente nuova e sensazioni nuove, ma sempre la cucina protagonista delle mie domeniche autunnali
Sulla scia di questo malinconico post, vi posto una ricetta da anziani, una di quelle che odiavo da bambina perchè la frutta cotta mi sembrava da ospedale… le pere cotte madernassa, raccolte nel nostro frutteto assulutamente bio!!