gelateria pepino
Millefoglie alla mela croccante con gelato al bonet e salsa all’ amaretto
Questa ricetta ci fa entrare in clima primaverile, mi direte: sei pazza?? beh forse un pò…ma ad Alba c’è un bel clima primaverile oggi, il vento tiepido, 20 gradi e il sole… che fareste voi?Vi ricorderete qualche mese fa la mia ricetta della crema di pera madernassa da accompagnare al Pinguino della gelateria Pepino, storico locale di Torino… beh alla fine siamo sempre rimasti in contatto e abbiamo in mente qualche progetto insieme di cui vi parlerò, però sappiate che d’ora in poi ogni tanto sbucheranno idee per l’estate con i loro prodotti che sono piccole eccellenze della nostra regione!L’ultima volta ho ricevuto tre gelati:uno è lo stracciamenta, di cui non ne vedrete nemmeno una foto perchè è finito a tempo zero (grazie al @wineater!!) il torroncino ed infine il Bonet.
Sapete cosa è il Bonet?…è il nostro budino piemontese tradizionale, fatto con cacao, uova, amaretti, rum e latte, di cui io non sono particolarmente fan perchè non mi piace il gusto dell’uovo molto forte che molte volte questo dolce ha…però una volta arrivato il barattolo ero davvero curiosa e mi ci son fiondata, con il mio fidato cucchiaio a pois! beh qui l’uovo non si sente, ma il retrogusto di amaretto e liquore mi fa impazzire! Ho pensato parecchio, il mio instinto mi diceva di prendere il cucchiaio più grosso della cucina e mangiarmelo così, ma il mio animo foodblogger ha vinto, così ho pensato a questa millefoglie facilissima, che volendo, una volta preparate in anticipo le mele, può essere servita ad una cena! Come vedete nelle mie foto il gelato è molto cremoso quasi sciolto, colpa mia, che ho perso tempo…ma così le foto sono ancora più foodporn, non trovate?? 🙂
Pepino is on MyTable
Pinguino Pepino con crema calda alla pera madernassa e nebbiolo
Come già vi avevo accennato nel mio ultimo post, gioverdì sarò a Torino per la Gelateria Pepino, per una rivisitazione del suo gelato più famoso, il pinguino, la nostra missione è cercare di destagionalizzarlo e farlo diventare un dessert vero e proprio.
Sabato in preda ai fumi dell’ eucalipto contro il raffreddore, mi sono messa ai fornelli, senza sentire i profumi, senza sentire i gusti, ragionando e pensando come, tutti gli ingredienti potevano darmi il risultato che volevo io… Oggi mi è stata chiesta la foto, così ho avuto la possibilità di riprepararlo, aggiustando alcune cose che Giovanni-la-cavia mi aveva fatto notare e assaggiandolo, beh che dire!! mi piace tantissimo!! e voi che ne pensate?? vi piace l’idea? ho pensato all’accostamento con un frutto di stagione così da poterlo servire tutto l’anno, modificando il frutto e il gusto del pinguino, un dessert valido sempre insomma, io da buona Albese uso le mie adorate pere madernassa, di cui tanto ho già parlato (qui e qui )