Scrivo a caldo questo post, al caldo in tutti sensi, sia perchè sono appena tornata da due giorni strepitosi nelle colline vicino a casa mia, nell’astigiano, sia perchè sono sotto le coperte raffreddatissima, ma nemmeno questo mi ha fermato!Voi lo leggerete lunedì, il tempo da farmi passare i malanni e scaricare le foto insomma…
Il Biteg mi ha invitato a partecipare a due giorni speciali in compagnia di uno chef stellato, questo primo appuntamento era con Walter Ferretto, del Cascinale Nuovo di Isola d’Asti, una full immersion per imparare dai bloggers tutti i segreti del web e dei social network, ci ha ascoltato, fatto domande, ritwittato e taggato…insomma il giorno dopo missione compiuta: ha imparato ha usare i social network! Se volete potete trovarlo su twitter ( @FerrettoWalter ) e su tutti i principali Social, per noi invece era un occasione per scoprire piccoli produttori di specialità gastronomiche locali d’eccellenza guidati dallo chef che ci ha svelato e raccontato qualcosa del suo territorio.
Primo giorno dopo un pranzo “leggero” di cruditè e bagna cauda con l’Aglio di Caraglio, partiamo alla volta di Asti, verso una Cioccolateria storica nel cuore del centro città D. Barbero, in piena produzione di Uova di Pasqua, e ho visto in funzione anche la macchina che incarta la uova, curiosi eh…segreto!!
L’azienda è una piccola realtà a conduzione famigliare, dove ogni giorno viene prodotto il torrone, cioccolatini, gianduiotti e in questo periodo anche tantissime uova di pasqua.
Dimenticatevi le cose industriali, qui le cose si fanno come una volta, con calma e cura, e ognuno fa un piccolo gesto per far funzionare questa azienda.
Ci spostiamo poi sulle Langhe Astigiane, da Elio Perrone, una azienda agricola che produce Vini, non solo in moscato, di cui è zona vocata, ma anche Barbera d’Asti e un blend particolare, di Chardonnay e Moscato, il Gi, davvero particolare, che personalmente mi è piaciuto molto…
L’azienda è di quelle da visitare decisamente, posta sul cucuzzolo della collina con un panorama invidiabile, da inserire nella ” To do list” , magari facendo una bella passeggiata una domenica tra le tranquille stradine di campagna e poi una bella degustazione in cantina.
Prima della cena ho partecipato allo show cooking dove abbiamo visto la preparazione dei “turcet” , biscotti tipici della zona, fatti con tanto burro e “impanati” nello zucchero con pasta di nocciole, e i plin alla fonduta dove mi sono cimentata in prima persona nella preparazione! ok…li avevo già fatti, lo ammetto!
La cena è stata un tripudio di sapori, dal primo antipasto, a dir poco meraviglioso: la millefoglie di lingua di vitello con foie gras e gelatina di aceto di porto, servita con un Pinot noir vinificato in bianco spumante di Terre da Vino, io non sono da lingua, ma Giovanni che aveva già avuto il piacere di assaggiare questa “opera” di Walter Ferretto, mi aveva detto mille volte quanto era buono…ed effettivamente il piatto era delizioso.
Siamo passati poi ad un baccalà con polenta 8 file e scarola ripiena di uvetta e pinoli, la consistenza del pesce era perfetta, bella carnosa e per nulla salata.
Il terzo antipasto era un uovo di gallina tonchese (cosa è? lo scoprirete tra poco…) su una crema di formaggio con verza scottata e cotechino. l’uovo era di un colore arancio acceso… un piatto concreto ma perfetto nella sua semplicità.
Il primo è un classico della nostra cucina: gli agnolotti al plin alle tre carni: maiale, vitello e coniglio… inutile dirvi che questi piatti sono decisamente quello che rende il Piemonte una delle principali mete del turismo enogastronomico, mi spiace Toscani, ma qui non c’è paragone!!
Per secondo lo chef si è presentato il sala con due cosciotti d’agnello pronti da tagliare, fatti sottovuoto e cotti per molte ore, così da incorporare i sapori, la lenta cottura ha regalato a questa carne oltre ad un gusto inaspettatamente delicato, anche una tenerezza come quella del tonno…fantastico!
Il dolce è stata una vera sorpresa, nel senso che ognuno ha ricevuto un piatto diverso… io ho avuto l’onore di mangiare una un bignè ripieno di crema di pistacchio e frutta fresca…ma c’era anche tris di cioccolato alle diverse consistenze, tortini al cioccolato caldo… vabbè non voglio farvi soffrire ulteriormente…
Il giorno dopo visitiamo un paese al confine tra l’astigiano e l’alessandrino, Tonco, dove anche qui abbiamo visitato un’azienda a conduzione famigliare, la famiglia Artuffo alleva polli di una qualità selezionata naturalmente: il Tonchese, gli animali sono liberi di girare per grandissimi prati verdi recintati e peccato che non lo sanno, perchè intorno a noi la vista era bucolica, dolci colline basse e armoniche prati verdi e silenzio, davvero un paradiso!
Qui ci hanno raccontato tutti i segreti delle galline…e ne hanno tantissime, ho anche scoperto la differenza tra pollo, gallina, galletto, gallo e gallina…siete curiosi di sapere le differenze? andate a visitarli a Tonco!
Per l’ultima visita ci siamo recati di nuovo nel centro di Asti, per visitare una bottega di pasticceria artigianale: Daniella, il nome è l’unione dei nomi delle due proprietarie Daniela e Raffaella, un piccolo angolo dal sapore vagamente provenzale, un laboratorio artigianale dove già dalla strada regala un profumo di cose buone, colombe, torte, biscotti, e pasticceria secca, queste solo le loro specialità…
La più famosa è decisamente da Nocciolla, una torta fatta con le nocciole delle langhe senza l’aggiunta di burro e farina, morbidissima e aromatica, questa torta è meravigliosa, io però che sono una golosa, ho trovato la torta che fa per me, “la golosona” una torta alle nocciole farcita con un doppio strato di crema di nocciole e cioccolato artigianale… Dopo aver mangiato questa delizia eletta come la migliore torta mai mangiata nella mia vita e dopo aver venuto la bella estate, il moscato passito di Terre da Vino che si sposava alla perfezione, siamo tornati a casa.
Il risultato di questa esperienza è decisamente positiva, oltre che per la compagnia di tutte le bloggers, è stato bellissimo scoprire tutte queste piccole realtà a conduzione famigliare, tutte produzioni fatte ancora come una volta, con ingredienti genuini, controllati e tutti reperiti nelle vicinanze.
E’ bello scoprire che c’è ancora qualcuno che crede nel suo lavoro e che fortemente lo fa con passione, non seguendo il guadagno ma la qualità dei propri prodotti.
Un grazie speciale va a Walter Ferretto che si è prestato a noi in questi giorni, lo abbiamo stressato con domande e parole e lui ci ha ascoltato, risposto e confessato segreti con una gentilezza e simpatia incredibile! Grazie anche ad Alice e Roberto Ferretto che sono stati molto disponibili con noi e seguito nelle nostre manie da blogger!
Nelle prossime settimane ci saranno altri appuntamenti, ricordatevi di tenere sott’occhio l’hashtag ufficiale: #socialchefpiemonte !
Che meravigliaa! Un'esperienza da lasciare senza parole!! Grazie per la condivisione e… guarisci presto stella! 😀