Vi ricordo che l’unico indirizzo per accedere a questo blog è cucinaecantina.net (http://cucinaecantina.blogspot.com al massimo siamo in fase trasferimento), ve lo ricordo perchè c’è un sito che pubblica illecitamente i miei post!
Parlando di quiche lorraine…era un pò che volevo farla, ma ogni volta o non avevo un ingrediente o non ne avevo un’altra, ieri sera avevo un pò di tempo e in frigo c’era tutto così mi sono messa al lavoro. Avevo comprato due minitortiere a cerniera e volevo innaugurarle, scusate per le foto ma la macchina era morta, ho dovuto usare il cellulare. Questa mattina quando mi sono alzata c’era ancora un profumo di chiche che aleggiava in tutta casa, da rifare presto sicuramente.
cena
WINEATER: Barolo 460 Casina Bric
Alba è la città del tartufo per antonomasia.
Per questo motivo, come ogni anno, anche lo scorso dicembre, ha avuto luogo la mia cena a base del prezioso tubero. I segreti per la perfetta riuscita, oltre alla materia prima, sono le persone giuste, cibi consoni e ultimo, ma non ultimo (almeno per me) un Grande Barolo.
A dire il vero, seppure il vino in questione sia l’eccellenza del territorio dove vivo, non sono un grande bevitore di Barolo, in quanto, secondo me, troppi produttori abusano del “legno”, credendo che basti questo a fare un Barolo un Barolo con la B maiuscola.
Ma non voglio andare fuori tema…. Infatti, tornando alla serata in questione, ho deciso di approfittare subito di una bottiglia regalatami per Natale da Gianluca Viberti, che oltre ad essere un grande enologo è anche ormai un amico.
Gianlu, langarolo DOCG, ma al tempo stesso “uomo di mondo” è la massima espressione del termine winemaker. Oltre alle sue conoscenze a 360° dalla vigna alla vasca, è anche un marketing man, e dall’unione di tutte le sue conoscenze, l’anno scorso è nata “Casina Bric 460“: allocata a 460 m sul livello del mare, è da considerarsi la cantina produttrice di Barolo situata alla maggior altitudine.
La parte alcolica del blog
Può un enologo 26enne non amare il vino ed i piaceri che la vita offre?
La risposta nel mio caso è ovviamente negativa.
Amo assaggiare vini, di qualsiasi regione, paese o continente. La curiosità mi ha spinto ad intraprendere dapprima l’università di viticoltura ed enologia, per capire dove e come nasce il vino. In seguito, il mio interesse si è indirizzato verso il marketing e il mercato, ed infatti ora lavoro per un’azienda che il vino, oltre a saperlo fare, lo sa anche vendere molto bene.
A presentazione fatta, vi devo comunicare che comunque, a mio avviso, il vino va bevuto o contemplato in compagnia, ed infatti sono ormai svariati anni che condivido la mia vita con colei che ha creato questo blog, anche se, ad essere sinceri, io sono da sempre il suo motivatore. Durante questi anni ho raccolto nell’archivio della mia memoria (e in cumuli di scartoffie) note relative a degustazioni, memorie enogastronomiche o anche solo semplici momenti di convivialità con la sensazione di poterli rivivere una seconda volta… Condividendoli.