Arancini di riso venere risottato con purea di asparagi e cipolle di tropea e gambero crudo

Finalmente ecco svelata la ricetta che ho cucinato durante la #vre1 a Vercelli qualche settimana fa, ho pensato a qualcosa di speciale, che fosse non solo bello ma soprattutto buono, mi sono ispirata alla ricetta che ha vinto il contest di Quota 101 e ho dato sfogo alla fantasia.
Ammetto che la ricetta non l’avevo mai provata, perchè non ho avuto davvero tempo, quindi è stato un vero e proprio esperimento in cucina, non la mia però!
Questi  arancini ( o arancine) con l’arrivo della bella stagione secondo me sono perfetti da fare in anticipo e poi servire, dopo un veloce passaggio in forno, ai vostri ospiti affamati, il tempo di cottura è di circa due ore e mezza perchè bisogna lasciar riposare e raffreddare il riso per preparare gli arancini, tempo che io non avevo e che ho cercato di guadagnare smuovendo i riso su una spianatoia, ma soprattutto  ustionandomi le mani! lo ammetto: voglio anche io le mani di amianto!!

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Bagase con lardo e sale alle erbe

Per partecipare al contest Quota 101 bisognava pensare ad uno street food che si accompagnasse con il Malterreno, un blend di uve Tocai e Garganega dei Colli Euganei dal sapore delicato, leggermente fruttato; ho quindi pensato a qualcosa che non coprisse il gusto, anzi lo esaltasse.

I primi giorni ho pensato a qualcosa di origini salentine, ma era tutto troppo gustoso e saporito, perfetto però con vini rossi corposi come lo sono quelli del sud, poi ho pensato allo street food della mia zona, forse l’unico, che per me è il migliore al mondo, semplice, personalizzabile e sempre buonissimo.
Le bagase (o friciule) sono fatte con un tipo di impasto simile a quello della pizza, ma più asciutto, vengono fritte e accompagnate con lardo di qualità, io ho anche fatto un sale pestato con erbe aromatiche per dare quella nota che mancava…
In risultato è stato un pranzo improvvisato con gli amici, con tre enologi che degustavano il Malterreno con uve qui da noi conosciuto… mentre scattavo le ognuno faceva qualcosa: chi preparava il tavolo, chi riempiva i bicchieri e chi riordinava, inutile dire che il pranzo si è protratto fino alle 5 di sera, ma quando c’è buon vino buon cibo e buona compagnia, cosa c’è di meglio?
Prossima volta tappa in Veneto, direzione Torreglia sui colli Euganei…siamo curiosi si scoprire la loro avanguardia bucolica e assaggiare gli altri vini 🙂