Crostata di zucca e cacao | Pumpkin and cocoa tart

Se c’è un ortaggio versatile, quello è proprio la zucca, ed io nei giorni scorsi mi sono proprio sbizzarrita!! Ne ho pulita una gigante e l’ho usata per fare di tutto!!
Una torta con la zucca è tradizione che SI DEVE FARE almeno una volta all’anno, se no, non è autunno! Questa volta ho fatto la versione crostata, dato che sono ancora in pieno periodo pastrafrolla e non so come uscirne! In questa ricetta ci sono solo 50 gr di zucchero nella base, ho poi ho sfruttato la naturale dolcezza per il ripieno della crostata e devo dire che non se ne sente in bisogno se amate i dolci non troppo stucchevoli!
Io me la sono goduta con una bella tazza di tè verde alla mela e cannella, il mio preferito, e un libro… un piccolo momento di relax bisogna concederselo ogni tanto no?
dimenticavo… buon anniversario a noi…oggi sono 7 anni  🙂  cosa sarebbe la cucina senza la sua cantina?

Do you eat pumpkin in your country? In italy depends by the area, in Piedmont is common and there is also a pumpkin fair in Piozzo, in Piedmont.
It’s a really versatile vegetables, perfect for salty and sweets dishes.
My grandma every year made a cake with almond biscuits (amaretti or italian macaroons) and cocoa powder with puff pastry, my version is a tart, with the same filling but with a yummy base with cane sugar and organic flour! Try it!!

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Crostata cioccolato e pere madernassa | Pears and chocolate tart

Oggi è un giorno speciale, nessun anniversario, nessuna festa, ma 11 anni fa ho conosciuto Giovanni, la mia “cantina” 🙂 e la nostra vita è cambiata per sempre, il giorno è impossibile non ricordarselo, il giorno prima c’era stato l’attacco alle torri gemelle e il giorno dopo non si parlava che di quello ovviamente.

Giuro che questa torta non l’ho fatta per l’occasione, è successo, e noi sta mattina ce la siamo mangiata davvero volentieri, per la precisione 2 fette a testa, chiacchierando del nostro 12 settembre!
In questo periodo ho tante di quelle pere e di quella uva che non so più che farne!! se avete suggerimenti su quanche ricetta da fare con il moscato bianco e nero aiutatemi!!
Tra poco più di un mesetto c’è il salone del gusto e io sarò li per il #lentilab, tra quanche gioro vi svelo la ricetta, sto ancora cercando di perfezionarmi!!
E ultima cosa, non meno importante: Il concorso delle marmellate di Mariangela Prunotto!! ma insomma non volete vincere un pò di regali?? io aspetto le vostre ricette marmellatose!This recipe is inspired by the french patisserie, rich of butter and delicate flavour, chocolate and sugar, a really amazing symphony of tastes.
For the pastry I used organic muscovado sugar, then give a dark colour at the dough and small brown caramelled dots, lovely.
In Piedmont near my home there is varierty of  pears, called Madernassa, small, tiny and a bit hard that for me are gougeous, I’ve got it for my recipe, also the size was perfect for my cake tin!

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Brownies alle ciliegie e rum | Cherry and Rum Brownies

Da piccola mi ricordo che andavo nel frutteto di casa, con un martello di plastica azzurro e una corda e facevo finta di scalare la salita per arrivare al grosso ciliegio, per fare 10 metri ci mettevo mezzo pomeriggio, sotto il sole… ogni tanto mi alzavo e andavo a raccogliere le margherite e le viole per farne un mazzolino che poi sistematicamente mi dimenticavo sul prato, tornavo alla corda  e continuavo la mia salita, quando raggiungevo l’albero con la corda tiravo giù i rami più bassi per raccogliere le ciliegie rimaste che mio papà non aveva ancora raccolto, rumore di grilli e di erba con Langhe immense di fronte a me.
Oppure la nonna di Giovanni, la seconda volta che sono andata a casa loro, che ha sentito il mio imbarazzo e mi ha presa per mano e mi ha detto in Piemontese: << Vieni, andiamo a raccogliere le ciliegie >> e siamo state li in silenzio a mangiarle ancora calde e dolci.
L’albero di Montelupo non c’è più, e anche la nonna di Giovanni ci ha lasciati qualche anno fa, ma io tutte le volte che mangio ad una ciliegia ho la malinconia, delle mie estati felici in campagna e mancanza di lei, silenziosa e buona, una nonna acquisita che mi ha sempre voluto bene, dal giorno delle ciliegie in poi.
Scusate la malinconia ma ogni tanto quando ci sono cose che mi ricordano momenti belli mi lascio un pò andare 🙂
Quest’anno per noi poche poche ciliegie…troppa acqua, una strana primavera..purtroppo sono scarse e brutte… ne ho mangiate un pò così, poi per non buttare le altre ho pensato di fare i brownies con il rum… direi che non sono andate a male, era la prima volta ma Giovanni si è innamorato di questa versione e la incoronata la migliore delle mie torte!

When i thought about cherries the first thing on my mind is my childhood in my countryside home, the big cherries tree in the fruit garden where I pretended to be on a mountain and with a blue hammer and a rope, I climbed to the top for take the forgot cherries on lower branches.
Or Giovanni granmother than one on the first time I visited their home (  I was extremely embarassed) took my hand  to grasp cherries on the tree in the garden with her, and I ate it silently and shy.
Now the big tree there isn’t anymore and also Granma passed away, but when I eat now a cherry I’m full of lovely memories.
This year isn’t the best for cherries, less cherries and a bit ugly, for this reason I decided to bake this brownies before to go.

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