Il Foodblogger Tour BITEG: le eccellenze piemontesi

La Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico (BITEG) ci ha ospitati nel tour più goloso di tutto il Salone del gusto alla scoperta di alcuni produttori piemontesi.

Alcuni li conoscevo, alcuni li compro, altri erano completamente nuovi…
Piccole eccellenze della nostra enogastronomia regionale, che magari non si trovano facilmente, ma che vale la pena assaggiare, visitare e acquistare se ne abbiamo l’occasione!

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Caponet | Piedmontese cabbage roll

Qualcuno se ne sarà già accorto perchè gli ho inondato la bacheca di foto e tweets martedì 16 Ottobre, dove ho partecipato a #saporitorinesi ( presto su questi schermi).

Io ho scelto di presentare questo piatto che come ho spiegato anche davanti ai giornalisti,  è per me simbolico soprattutto in questo periodo storico, il caponet infatti nasce come piatto di riciclo, quando con la poca carne avanzata si faceva un piatto per il giorno dopo unendo altri avanzi. Io amo il caponet, è gustoso, ma allo stesso semplice, non appesantisce e ti soddisfa con il suo gusto ricco, ma soprattutto è versatile, infatti dipende da cosa di ha in frigo, e si crea ogni volta qualcosa di nuovo, la mia versione è fatta con un arrosto all’aglio e vino bianco semplicissimo e il prosciutto, ma il salame cotto è perfetto! che caponet (o capunet, o coj pin) sia!!!

Cabbage rolls are one of my favourite food. Healthy, easy and tasty.
It’s a traditional dish of Piedmontese cuisine, old fashioned made with roast rest, ham or cooked salami, egs and all you fridge have inside! the annoying moment is divide the leaves from the cabbage better possible. It’s a very long work!! But this fatigue will be pay when you taste the flavour of this roll!

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Pepino is on MyTable

Giovedì 11 Ottobre, Torino mi ha accolto con una leggera pioggerellina e un cielo uggioso, ho camminato veloce per il centro storico, ho guardato i maestosi palazzi e le vie ben curate, mi sono goduta la città per una volta non di fretta, osservando le persone intorno a me.
Cammino fino a piazza Carignano, dove mi attendeva un’altra sfida bloggheresca, questa volta nella Gelateria Pepino, al cospetto di giornalisti e persone del settore, a presentare la mia ricetta del Pinguino (sbirciate qui), carica dei miei arnesi del mestiere e macchina fotografica che poi alla fine quasi non ho usato. Se mi fermavano come minimo mi arrestavano con lame, gas, pistola per caramellare e il mio ormai esausto minipimmer!

Pinguino Pepino con crema calda alla pera madernassa e nebbiolo

Come già vi avevo accennato nel mio ultimo post, gioverdì sarò a Torino per la Gelateria Pepino, per una rivisitazione del suo gelato più famoso, il pinguino, la nostra missione è cercare di destagionalizzarlo e farlo diventare un dessert vero e proprio.

Sabato in preda ai fumi dell’ eucalipto contro il raffreddore, mi sono messa ai fornelli, senza sentire i profumi, senza sentire i gusti, ragionando e pensando come, tutti gli ingredienti potevano darmi il risultato che volevo io… Oggi mi è stata chiesta la foto, così ho avuto la possibilità di riprepararlo, aggiustando alcune cose che Giovanni-la-cavia mi aveva fatto notare e assaggiandolo, beh che dire!! mi piace tantissimo!! e voi che ne pensate?? vi piace l’idea? ho pensato all’accostamento con un frutto di stagione così da poterlo servire tutto l’anno, modificando il frutto e il gusto del pinguino, un dessert valido sempre insomma, io da buona Albese uso le mie adorate pere madernassa, di cui tanto ho già parlato (qui e qui )

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