La Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico (BITEG) ci ha ospitati nel tour più goloso di tutto il Salone del gusto alla scoperta di alcuni produttori piemontesi.
Alcuni li conoscevo, alcuni li compro, altri erano completamente nuovi…
Piccole eccellenze della nostra enogastronomia regionale, che magari non si trovano facilmente, ma che vale la pena assaggiare, visitare e acquistare se ne abbiamo l’occasione!
Ad accompagnarci in questo viaggio è stato il presidente di slow food Torino Leo Rieser. Siamo partiti da vicino “casa nostra”, dalla Life che ha sede a Sommariva Perno. Qui hanno parlato della mia amata nocciola,ma soprattutto della pluricitata Pera Madernassa (sto meditando di cambiare il nome al blog a forza di nominarla 🙂 ). L’azienda è famosa soprattutto per la frutta secca, produce, coltiva e sostiene le coltivazione autoctone della nostra zona, anche quando si tratta di frutti che non sono selezioni e quindi create per produrre tanto,a ma sono piante con una scarsa produttività ma una bontà immensa!
Siamo passati da Lenti che produce il buonissimo prosciutto Lenti e Lode, di cui già vi avevo parlato, e ancora vi parlerò, dato che il al salone del gusto ho tenuto il mio LentiLab con show cooking (coming soon), Noi abbiamo fatto la degustazione con il il Lenti e Lode con porcino al burro…preparato sul momento dallo staff del Foodlab, inutile ribadire quanto sia buono!
Altra tappa tra i salumi nello stand del Lard d’Muncalè del Salumificio del Castello, dove ci spiegavano che usano ancora la ricetta tradizionale, e utilizzano solo gli spallotti di suino di 200kg così da garantire lo spessore di 5/6 cm, che contraddistingue questa tipologia…per veri buogustai quella alle erbe…Giovanni che la adora ne ha continuato a parlare per giorni!
Il Piemonte è culla dell’aperitivo, che ormai spopola in tutto il mondo, quindi non poteva mancare un produttore di vermouth di alta qualità: Cocchi, io conoscevo solo la loro parte di pura cantina, invece ho scoperto i loro deliziosi prodotti storici da aperitivo, il Vermouth e l’Americano, il mio preferito, dato il mio lavoro non posso che apprezzare anche il packaging vintage di cui mi sono innamorata! Un pò di ghiaccio e scorza d’arancia…adesso sapete come far felice una foodblogger!
Siamo poi approdati presso lo stand del Birrificio Torino, l’avevo già bevuta in giro per Torino…e cosa vado a scoprire?? che era a pochi passi da casa mia durante l’università! Dovevo farlo prima questo tour!! 🙂
Buonissima la birra affumicata ma soprattutto la bianca: la Sahara, io sono un’amatrice delle Wiess, al contrario di Giovanni che apprezza le doppio malto.
Siamo poi passati poi a Pariani che produce l’olio di nocciola, noce, pistacchio e mandorla… Conoscevo già quello alla nocciola, ma quello al pistacchio è stato un autentica scoperta! buonissimo davvero!! Ci ha poi fatto assaggiare la sbrisolina, una torta fatta con la farina disoleata di nocciole, nocciole intere e un pò di cioccolato!! Essendo poco dolce, e con quel gusto di nocciola intenso, inutile dire che me la sarei mangiata tutta!!
Guido Castagna è stata una vera rivelazione per me, oltre a lui, un vero gentlemen, sono rimasta stupita dalla sua passione mentre parlava del cioccolato: una passione che solo una persona che ha fortemente voluto fare quello che fa ha. Il gusto intenso nella nocciola della Langhe esplodeva assaggiando i suoi giandujotti, piccole meraviglie che vedete nella foto..per non parlare del design del packaging (scusate declinazione personale)
Infine per finire in bellezza il nostro tour non poteva finire il un po’ di spirito, quello di Bernard, liquori di montagna fatti con erbe e fiori spontanei, che vengono poi macerate a freddo per lasciare intatto l’essenza nell’alcol e il loro sapore più natura possibile, non serve nemmeno dirlo che non aggiungono assolutamente aromi sintetici, io mi sono innamorata dell’Abricot, liquore all’albicocca, dolce e aromatico, Giovanni invece, estimatore di Genepi, si è soffermato sul loro prodotto di punta il Genepi Blanc, che ha una fermetazione di ben 12 mesi!
Sono rimasta colpita tutte queste piccole realtà presenti della nostra regione, persone che lo fanno perchè amano fare quello che fanno, famiglie che si tramandano ricette, lavori, segreti del mestiere, guardando gli occhi appassionati di questi piccoli produttori mi sono resa conto di quanto grande sia questo patrimonio di persone che amano fare quello che fanno (e anche bene), grazie per avermi mostrato una piccolissima parte di tutto il tesoro che il Piemonte ha da offrire.
Esperienza a dir poco stupenda.. come quella scatolina con i gianduiotti che ha rapito la mia attenzione…! 😀 Grazie per questo interessante reportage e.. si, un'ottima occasione per celebrare prodotti tipici e meritevoli! 🙂 Un bacione!
è sempre una buona occasione per parlare dei prodotti tipici e magari poco famosi di un territorio!! spero sia utile a qualcuno!!
Bella esperienza!