In questo fine settimana mi sono dedicata al bollito piemontese, uno dei piatti di carne che mangiamo più volentieri a casa nostra, sia per il sapore che ci piace, sia per la leggerezza.
Questo piatto fa parte della tradizione piemontese e come vuole la tradizione con il brodo poi si fanno cuocere gli agnolotti, ma io da buona (mezza) lombarda lo metto da parte e lo conservo per quando ho voglia di un buon risotto allo zafferano fatto come Dio comanda.
La preparazione non è complessa, ma per prima bisogna fare due distinzioni: non bisogna confondere il lesso da bollito piemontese. Mentre nel primo le verdure e la carne si mettono in acqua fredda, nel bollito – come dice la parola stessa – si mette a cuocere la carne quando l’acqua avrà preso bollore.
In ogni caso una volta che entrate nel tunnel del bollito, difficilmente ne uscirete fuori. La dimostrazione che i piatti semplici alla fine sono sempre i più buoni!
La mia ricetta del bollito piemontese:
Tempo di preparazione | 20 minuti |
Tempo di cottura | 3 ore |
Porzioni |
6 persone
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- 4,5 Litri Acqua
- 6 Carote
- 2 Cipolle
- 4 gambi di sedano
- 300 gr Scaramella
- 300 gr Brutto ma Buono
- 300 gr Testina
- 300 gr Gallina
- 300 gr Lingua
Ingredienti
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- Per prima cosa, lavare con cura sotto acqua a corrente il sedano e le carote, quindi tagliare via le parti in eccesso, quindi il verde delle carote e le foglie del sedano. Quindi mettere in acqua fredda.
- Sbucciare le cipolle quindi immergerle nell'acqua, mettere quindi la pentola sul fuoco e cuocere a fuoco medio fino a quando non raggiungerà il bollore.
- Aggiungere quindi la carne ( esclusa quella di pollo) e far cuocere a coperchio chiuso per un ora e mezza. A questo punto salare l'acqua e aggiungere la gallina e far cuocere per un'altra ora e mezza.
• Nell'elenco ho messo una quantità di carne che può variare a seconda dei vostri gusti, ad esempio anche la coda è un'ottima carne da bollito.
• Se volete preservare i gusti dei singoli tagli, potete cuocere la testina e la lingua separatamente, vedrete che il sapore dei due brodi sarà molto differente.
• Se vi avanza la carne riscaldatela sempre nel suo brodo. Io conservo poi il brodo rimasto una volta raffreddato, dentro bottiglie di plastica che metto in freezer e che scongelo quando ho bisogno di un brodo ricco e saporito.
Se vi chiedete: con cosa lo posso mangiare il bollito? Qui trovate la ricetta del mio bagnetto verde (non la mia, ma quella della famiglia di mio marito… 90 anni di successi!)
Di dovere il bagnetto anti-dracula del nonno 😉