Ravioli al plin

Erano anni che volevo scrivere questo post, che ci giro intorno, che aspetto il momento giusto… il giorno è arrivato, complice l’occasione di avere uno chef tutto per me da cui carpire i segreti dei movimenti.I ravioli al plin qui ad Alba, ma anche nelle Langhe e nel Roero sono una vera e propria istituzione, è la pasta simbolo della nostra zona…e come quei cibi iconici (vedi la maionese) io ne sono spaventata, perchè so che tutto dipende da me, dalla concentrazione e dalla bravura.

Mi sono recata così a Il Grecale, un piccolo ristorante nel paese di Novello, sulle Langhe, molto bello, raffinato e con una vista magnigica; qui con pazienza ho guardato i gesti, la manualità, li ho fotografati, e ho cercato di carpire attraverso le immagini i segreti di questi piccoli gioielli della nostra gastronomia.
Grazie ad Alessandro, Cristian e lo staff che mi hanno ospitato e mi hanno offerto i loro segreti…. li trovate anche tu twitter ( @Il_GrecAle ) (altro…)

Millefoglie alla mela croccante con gelato al bonet e salsa all’ amaretto

Questa ricetta ci fa entrare in clima primaverile, mi direte: sei pazza?? beh forse un pò…ma  ad Alba c’è un bel clima primaverile oggi, il vento tiepido, 20 gradi e il sole… che fareste voi?Vi ricorderete qualche mese fa la mia ricetta della crema di pera madernassa da accompagnare al Pinguino della gelateria Pepino, storico locale di Torino… beh alla fine siamo sempre rimasti in contatto e abbiamo in mente qualche progetto insieme di cui vi parlerò, però sappiate che d’ora in poi ogni tanto sbucheranno idee per l’estate con i loro prodotti che sono piccole eccellenze della nostra regione!L’ultima volta ho ricevuto tre gelati:uno è lo stracciamenta, di cui non ne vedrete nemmeno una foto perchè è finito a tempo zero (grazie al @wineater!!) il torroncino ed infine il Bonet.

Sapete cosa è il Bonet?…è il nostro budino piemontese tradizionale, fatto con cacao, uova, amaretti, rum e latte, di cui io non sono particolarmente fan perchè non mi piace il gusto dell’uovo molto forte che molte volte questo dolce ha…però una volta arrivato il barattolo ero davvero curiosa e mi ci son fiondata, con il mio fidato cucchiaio a pois! beh qui l’uovo non si sente, ma il retrogusto di amaretto e liquore mi fa impazzire! Ho pensato parecchio, il mio instinto mi diceva di prendere il cucchiaio più grosso della cucina e mangiarmelo così, ma il mio animo foodblogger ha vinto, così ho pensato a questa millefoglie facilissima, che volendo, una volta preparate in anticipo le mele, può essere servita ad una cena! Come vedete nelle mie foto il gelato è molto cremoso quasi sciolto, colpa mia, che ho perso tempo…ma così le foto sono ancora più foodporn, non trovate?? 🙂

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Tagliolini con ristretto di bollito

Questa è l’ultima ricetta, prima di qualche giorno di “riposo” (si fa per dire)… questa sera parto per Londra e torno martedì mattina in ufficio… forse, sempre se non decido di rimanere la!Quindi tutte le ricette della raccolta in collaborazione con Mariangela Prunotto potrete inviarle entro il 4 febbraio… ho deciso di darvi ancora un pò di tempo.

Non vedo l’ora di partire, devo ancora organizzare tutto, ma non sono mai a casa e mi sa che come al solito arriveremo la improvvisati!
La ricetta di oggi è una delle mie specialità, si parla sempre di ridotto di arrosto, ma mai del ridotto di bollito, che è increbilmente buono anche se un pò bisfrattato. Io faccio spesso il brodo, è un cibo accogliente, ha un sapore genuino e mi conforta per davvero…
Il bollito a casa nostra è un piatto importantissimo, lo cucino, almeno ogni due settimane, perchè ci piace con tutte le salsine, è facile da fare e riempie la pancia e il cuore, soprattutto in inverno!

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Brioche al cioccolato a girella

Questa mattina un velo di neve ricopre le Langhe ed il Roero, starei ore a guardare la lenta danza dal cielo fino alle colline, silenziosa e calma, mi da serenità, in questi giorni per me davvero strani…Ho ricominciato a cucinare… ho seguito i vostri consigli, e ne avevo bisogno, sembrerà impossibile, ma questi giorni digiuni della mia cucina mi sono serviti per capire quanto sia terapeutico per me impastare e spostare la mia mente e le mie mani su qualcosa che amo fare, che mi estranea dalla realtà, così l’impasto è rimasto più bello delle altre volte, più soffice e morbido, mentre impastavo la colazione del mattino mi godevo l’attimo di trasformare con le mani un soffice impasto nella mia colazione del giorno dopo…

Mi ha fatto stare bene, mi ha fatto capire che è quello che devo fare, se mi rende felice, questo è tutto quello che mi basta, trovare la mia dimensione di felicità, perchè no… dentro un cucina color fiordaliso… la mia.
Godetevi queste brioche al cioccolato, sono per voi, che mi seguite e mi supportate, sempre… (altro…)