Pain au chocolat brioche

Cominciamo a prepararci lo stomaco per il nostro viaggio a Parigi di Marzo con uno dei cibi che più amo della tradizione francese, il Pain au Chocolate o Petit Pain…come si chiama in altre zone della Francia.Ho sempre scelto questo tipo di brioche sin da bambina negli hotel o nei bar, ma era la prima volta che lo preparavo io.Il risultato è una crosticina croccante  e un impasto morbido, davvero goloso, ancora meglio se mangiati dopo 10 minuti dopo averli sfornati, tempo di scattare qualche foto, ed ecco affondare i denti in un briochè calda con ancora il cioccolato fondente sciolto…davvero lussurioso.Potete preparare tutto la sera prima e poi infornarlo al mattino, esiste qualcosa di meglio che coccolarsi così al mattino, per mani proprie??

I Pain au chocolate tradizionali sono fatti con la pasta sfoglia, la mia versione invece è fatta con l’impasto delle briochè, quindi è più leggero e nettamente meno burroso, ma non per questo meno buono.
Come vedete è sopra una di quei bei vassoi per portare la colazione a letto, ecco… a letto non sono mai arrivate queste brioche, troppo buone che abbiamo fatto colazione sul set.
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Ravioli al plin

Erano anni che volevo scrivere questo post, che ci giro intorno, che aspetto il momento giusto… il giorno è arrivato, complice l’occasione di avere uno chef tutto per me da cui carpire i segreti dei movimenti.I ravioli al plin qui ad Alba, ma anche nelle Langhe e nel Roero sono una vera e propria istituzione, è la pasta simbolo della nostra zona…e come quei cibi iconici (vedi la maionese) io ne sono spaventata, perchè so che tutto dipende da me, dalla concentrazione e dalla bravura.

Mi sono recata così a Il Grecale, un piccolo ristorante nel paese di Novello, sulle Langhe, molto bello, raffinato e con una vista magnigica; qui con pazienza ho guardato i gesti, la manualità, li ho fotografati, e ho cercato di carpire attraverso le immagini i segreti di questi piccoli gioielli della nostra gastronomia.
Grazie ad Alessandro, Cristian e lo staff che mi hanno ospitato e mi hanno offerto i loro segreti…. li trovate anche tu twitter ( @Il_GrecAle ) (altro…)

Millefoglie alla mela croccante con gelato al bonet e salsa all’ amaretto

Questa ricetta ci fa entrare in clima primaverile, mi direte: sei pazza?? beh forse un pò…ma  ad Alba c’è un bel clima primaverile oggi, il vento tiepido, 20 gradi e il sole… che fareste voi?Vi ricorderete qualche mese fa la mia ricetta della crema di pera madernassa da accompagnare al Pinguino della gelateria Pepino, storico locale di Torino… beh alla fine siamo sempre rimasti in contatto e abbiamo in mente qualche progetto insieme di cui vi parlerò, però sappiate che d’ora in poi ogni tanto sbucheranno idee per l’estate con i loro prodotti che sono piccole eccellenze della nostra regione!L’ultima volta ho ricevuto tre gelati:uno è lo stracciamenta, di cui non ne vedrete nemmeno una foto perchè è finito a tempo zero (grazie al @wineater!!) il torroncino ed infine il Bonet.

Sapete cosa è il Bonet?…è il nostro budino piemontese tradizionale, fatto con cacao, uova, amaretti, rum e latte, di cui io non sono particolarmente fan perchè non mi piace il gusto dell’uovo molto forte che molte volte questo dolce ha…però una volta arrivato il barattolo ero davvero curiosa e mi ci son fiondata, con il mio fidato cucchiaio a pois! beh qui l’uovo non si sente, ma il retrogusto di amaretto e liquore mi fa impazzire! Ho pensato parecchio, il mio instinto mi diceva di prendere il cucchiaio più grosso della cucina e mangiarmelo così, ma il mio animo foodblogger ha vinto, così ho pensato a questa millefoglie facilissima, che volendo, una volta preparate in anticipo le mele, può essere servita ad una cena! Come vedete nelle mie foto il gelato è molto cremoso quasi sciolto, colpa mia, che ho perso tempo…ma così le foto sono ancora più foodporn, non trovate?? 🙂

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Tagliolini con ristretto di bollito

Questa è l’ultima ricetta, prima di qualche giorno di “riposo” (si fa per dire)… questa sera parto per Londra e torno martedì mattina in ufficio… forse, sempre se non decido di rimanere la!Quindi tutte le ricette della raccolta in collaborazione con Mariangela Prunotto potrete inviarle entro il 4 febbraio… ho deciso di darvi ancora un pò di tempo.

Non vedo l’ora di partire, devo ancora organizzare tutto, ma non sono mai a casa e mi sa che come al solito arriveremo la improvvisati!
La ricetta di oggi è una delle mie specialità, si parla sempre di ridotto di arrosto, ma mai del ridotto di bollito, che è increbilmente buono anche se un pò bisfrattato. Io faccio spesso il brodo, è un cibo accogliente, ha un sapore genuino e mi conforta per davvero…
Il bollito a casa nostra è un piatto importantissimo, lo cucino, almeno ogni due settimane, perchè ci piace con tutte le salsine, è facile da fare e riempie la pancia e il cuore, soprattutto in inverno!

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