WINEATER: California Wine Trip | Paloma vineyard

Il secondo appuntamento del tour ci ha portato in un’area di Napa di cui avevo già sentito parlare, ma non avevo mai visto… Neppure in foto.

La Napa Valley, per certi aspetti mi aveva già coinvolto, ma nulla al momento mi aveva ancora entusiasmato. Appena imboccata la stradina per Spring Mountain in zona St. Helena, ebbi come l’impressione che qualcosa stesse mutando… E anche molto in fretta…
Il passaggio dalla coltura intensiva della vite ad uno scenario fatto di boschi e piccoli vigneti qua e la, grazie anche al gioco di luci dato dal sole che si insinuava nei meandri della boscaglia, fu uno spettacolo per i miei occhi.

The second round of my Califonian tour was Spring Mountain in St. Helena area: where I had the impression that something was changing … and very fast …
The transition from the intensive cultivation of the vine to a landscape of forests and small vineyards here and there was amazing!



We had been abandoned even by the GPS, just to give you an idea of how the place is into the wild. 15 Acres of Merlot and Cabernet surround Mrs. Barbara Richard’s home…. These are Paloma Vineyards!
Paloma, dove in Spanish, is name and icon of the winery, one of the smallest ever visited. 
Here, Barbara spent last 30 years of his life among the vineyards and his uncontaminated love for those plants transpired several times in his stories.


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E’ un gesto d’amore?

Questo blog ha un sottotitolo: food, wine e life, oggi non ci sarà nessuna ricetta, nessuna eno-avventura, oggi è il giorno in cui si parla dalla vita e della morte.
Durante l’estate di quinta elementare ho ricevuto il mio primo cane, Viky, ci ha scelti lei avvicinandosi a noi quando siamo andati a vederla, mi ricordo ancora il giorno che sono andata a prenderla in un cestino di vimini e un grosso fiocco rosso al collo, è stata mia compagna di giochi durante l’infanzia, nell’adolescenza la mia compagna di pianti che usavo come cuscino e lei mi consolava leccando le lacrime e standomi a guardare con gli occhi saggi; mi ha vista andare all’università ed infine andare a vivere da sola, sono allergica ai cani meno che a lei, perchè il mio corpo e il mio cuore erano assuefatti dalla sua presenza.
Sedici anni e mezzo sono tanti, non potevamo chiedere di più da un cane che ha avuto tanti tumori e tante operazioni, anzi… era forte, più di tanti altri.
Ieri sera quando mi hanno chiamato per dirmi che questa mattina avrei dovuta portarla dal veterninario per farla sopprimere, sono andata subito a vederla, ho sperato che fosse come tutte le altre volte, magari malandata, ma una cosa passeggera.

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Bagase con lardo e sale alle erbe

Per partecipare al contest Quota 101 bisognava pensare ad uno street food che si accompagnasse con il Malterreno, un blend di uve Tocai e Garganega dei Colli Euganei dal sapore delicato, leggermente fruttato; ho quindi pensato a qualcosa che non coprisse il gusto, anzi lo esaltasse.

I primi giorni ho pensato a qualcosa di origini salentine, ma era tutto troppo gustoso e saporito, perfetto però con vini rossi corposi come lo sono quelli del sud, poi ho pensato allo street food della mia zona, forse l’unico, che per me è il migliore al mondo, semplice, personalizzabile e sempre buonissimo.
Le bagase (o friciule) sono fatte con un tipo di impasto simile a quello della pizza, ma più asciutto, vengono fritte e accompagnate con lardo di qualità, io ho anche fatto un sale pestato con erbe aromatiche per dare quella nota che mancava…
In risultato è stato un pranzo improvvisato con gli amici, con tre enologi che degustavano il Malterreno con uve qui da noi conosciuto… mentre scattavo le ognuno faceva qualcosa: chi preparava il tavolo, chi riempiva i bicchieri e chi riordinava, inutile dire che il pranzo si è protratto fino alle 5 di sera, ma quando c’è buon vino buon cibo e buona compagnia, cosa c’è di meglio?
Prossima volta tappa in Veneto, direzione Torreglia sui colli Euganei…siamo curiosi si scoprire la loro avanguardia bucolica e assaggiare gli altri vini 🙂

Crumble di mele

A volte non sono originale, a volte faccio cose semplici, quasi ridicole per la loro facilità ma se mi piacciono cosa ci posso fare?? Ieri ho fatto il crumbre di mele, di più classico forse c’è la torta margherita! La prima volta che ho mangiato il crumble ero a Londra, mi sono detta mille volte che volevo rifarlo, alla fine mi sono trovata con tutti gli ingredienti tra cui il fondo di vari sacchettini di  farine avanzate e non ho potuto resistere!

La ricetta l’ho presa da, libro che ho comprato qualche anno fa, sul libro c’era quella di rabarbaro, non sarei se non avessi cambiato qualcosa, quindi meno zucchero, no zenzero e al posto del rabarbaro le mele del frutteto! Lo so questa sarebbe una ricetta da Cornflower Kitchen…. ma mai dire mai!!
Questo week end cosa farete??!! io cucino una cosa speciale che vedrete la prossima settimana, per il resto chissà, credo che le mie parole d’orine saranno ciabatte e relax, ogni tanto ci vuole!!

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